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E commerce: Direttiva Omnibus – nuove regole e obblighi

Tempo lettura stimato: 3 min

La Direttiva Omnibus, entrata in vigore recentemente, è destinata a rivoluzionare il mondo dell’e-commerce, modificando in maniera significativa le regole e gli obblighi degli operatori economici. Questa direttiva ha lo scopo di rafforzare la tutela dei consumatori nell’Unione Europea, fissando nuove normative più severe contro le pratiche commerciali sleali.

E-commerce pratiche sleali

Una delle novità più rilevanti riguarda la lotta alla ‘dual quality‘, ovvero la pratica di promuovere un prodotto come identico ad un altro venduto in un altro Stato membro, ma che presenta caratteristiche sostanzialmente diverse. Questo comportamento, spesso usato per ingannare i consumatori, viene ora severamente punito.

Un altro aspetto importante riguarda la presentazione dei risultati di una ricerca online. Gli annunci pubblicitari a pagamento che possono offrire una migliore classificazione dei prodotti devono ora essere chiaramente indicati come tali, evitando così confusione per i consumatori.

Inoltre, la Direttiva Omnibus pone particolare attenzione alle recensioni dei prodotti. Infatti, sono ora considerate pratiche scorrette: l’invio o l’incarico della pubblicazione da parte di terze persone di recensioni false per promuovere un prodotto, o la pubblicazione di recensioni di un prodotto attribuite a consumatori senza aver adottato misure ragionevoli e proporzionate per verificare che tale recensione sia il frutto dell’effettivo utilizzo del prodotto.

Per quanto riguarda gli annunci relativi alla riduzione del prezzo, le nuove regole prevedono la necessità di indicare chiaramente il prezzo precedente, cioè il prezzo più basso applicato dal venditore nei 30 giorni precedenti l’ultima riduzione del prezzo. Se i ribassi vengono applicati più volte, come nelle campagne di fine stagione, il prezzo precedente da considerare è quello relativo al primo annuncio di riduzione che è stato pubblicato.

Ad esempio, è importante dichiarare l’introduzione di sistemi di verifica delle recensioni dei prodotti, un elemento su cui la maggior parte dei consumatori fa affidamento nel momento di eseguire un nuovo acquisto e scegliere fra più alternative.
Analogamente, va esplicitata l’informativa che determina la possibilità di avere prezzi personalizzati per determinate categorie di consumatori in base ad una profilazione automatizzata.

Direttiva Omnibus: sanzioni

Le sanzioni pecuniarie previste dalla Direttiva Omnibus sono altamente dissuasive: da un aumento da 5 a 10 milioni di euro del massimo edittale delle sanzioni da parte dell’AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) in caso di pratica commerciale scorretta, fino ad un massimo del 4% del fatturato prodotto in Italia o negli Stati membri coinvolti per violazioni transfrontaliere. Inoltre, si prevede un aumento a 10 milioni della sanzione da parte dell’AGCM per l’inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori oppure di rimozione degli effetti degli impegni assunti.

La Direttiva Omnibus introduce anche sanzioni armonizzate a livello europeo per quei professionisti che utilizzano clausole vessatorie. In sostanza, le nuove misure assicurano un livello uniforme di protezione dei consumatori in tutta l’Unione Europea, riducendo al minimo le disparità tra le diverse normative nazionali.

Sintesi e conclusioni

In sintesi, l’entrata in vigore della Direttiva Omnibus rappresenta un passo significativo per garantire la trasparenza e la correttezza nelle transazioni commerciali online, contribuendo a costruire un ambiente di e-commerce più sicuro e affidabile per i consumatori. Gli operatori economici nel settore dell’e-commerce dovranno adeguarsi a queste nuove regole, non solo per evitare sanzioni, ma anche per rafforzare la fiducia dei clienti, garantire la sostenibilità del proprio business e, in ultima analisi, prosperare in un mercato sempre più competitivo.

In conclusione, per gli operatori economici, è necessario prestare attenzione a queste nuove regole e implementare le necessarie modifiche nelle proprie operazioni di e-commerce. Questo non solo aiuterà a evitare potenziali sanzioni, ma aumenterà anche la fiducia dei consumatori nei loro prodotti e servizi, potenziando la reputazione del marchio e la crescita del business nel medio e lungo periodo.

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Foto di CardMapr.nl su Unsplash

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