Intelligenza artificiale e sostenibilità: un binomio possibile?
L’Intelligenza Artificiale (IA) nell’ultimo anno, ha fatto passi da gigante, sono stati messi a disposizione del mercato strumenti innovativi come ChatGPT di OpenAI.
Ma a che costo?
Se la gestione quotidiana di ChatGPT ha un prezzo di oltre 700.000 dollari, bisogna domandarsi quali sono i veri costi ambientali che ne derivano e se l’IA può compensare il suo impatto.
Il costo di funzionamento
Il funzionamento di ChatGPT si basa su una potenza di calcolo imponente necessaria per elaborare riposte in base all’input degli utenti. Gran parte del costo deriva da server di alta fascia e da consumi energetici. La questione che ne deriva è come mantenere sostenibile una tale potenza computazionale.
Microsoft, maggiore finanziatore di OpenAI nel 2023 con 10 miliardi di dollari, sta considerando la realizzazione di un processore dedicato per l’IA, per gestire ChatGPT in modo più economicamente vantaggioso.
L’impatto ambientale dei modelli linguistici
Mentre ChatGPT e altri modelli come Bard di Google hanno rivoluzionato la comunicazione, il loro impatto ambientale non può essere ignorato. Addestrare un modello come Gpt-4 comporta il consumo di 700.000 litri d’acqua. Considerando che una singola conversazione tra un utente e un chatbot può consumare l’equivalente di una bottiglia d’acqua, la situazione diventa allarmante, specialmente in aree già affette da siccità.
Ma come può un’IA consumare acqua?
Il problema risiede principalmente nei data center, dove l’acqua è utilizzata per raffreddare i server che lavorano incessantemente. L’acqua prelevata per questo scopo, seppur in parte riciclata, ha un impatto significativo sugli ecosistemi locali.
L’IA è la soluzione alla propria sostenibilità
L’intelligenza artificiale, pur presentando sfide in termini di sostenibilità, può essere una parte cruciale della soluzione al proprio impatto ambientale.
Con la sua capacità di elaborare enormi quantità di dati a velocità vertiginose, l’IA può aiutare nella progettazione di data center più efficienti dal punto di vista energetico, predire con precisione il consumo d’acqua e ottimizzare i processi di raffreddamento.
Gli algoritmi di apprendimento automatico, ad esempio, possono analizzare schemi e tendenze nel consumo energetico e proporre soluzioni per ridurre gli sprechi. Inoltre, l’IA può essere impiegata per sviluppare materiali innovativi e tecniche di raffreddamento che richiedono meno risorse.
Di conseguenza, mentre l’intelligenza artificiale porta con sé nuove sfide, possiede anche le capacità intrinseche per guidare la rivoluzione verde nel settore tecnologico, facendo da catalizzatore per un futuro digitale più verde e sostenibile.
Conclusione
Mentre l’intelligenza artificiale come ChatGPT offre straordinarie opportunità in termini di capacità di calcolo e servizi, è essenziale affrontare le sfide ambientali associate, e cercare soluzioni sostenibili.
Con l’innovazione e l’attenzione alla sostenibilità, possiamo sperare in un futuro in cui l’intelligenza artificiale non solo migliorerà la nostra vita quotidiana ma anche garantirà un impatto minimo sul nostro pianeta.
In dpsonline*, non solo adottiamo l’IA per analizzare e comprendere profondamente i dati, perfezionare la comunicazione, anticipare i desideri e i bisogni dei consumatori, prevedere le tendenze del mercato, ma lo facciamo con un occhio costante al rispetto del nostro pianeta.
Ogni decisione e previsione si basa su una gestione dei dati efficiente e sostenibile.
Se vuoi coniugare innovazione con responsabilità ambientale, e trasformare le informazioni in azioni vincenti, è il momento di unirti a noi.