
Tendenza: i social network diventano a pagamento
Negli ultimi anni, l’uso dei social network è aumentato esponenzialmente, sia a livello personale che aziendale, con l’effetto di generare grandi introiti pubblicitari alle aziende che li possiedono.
Tuttavia è in atto, da parte dei player una transizione verso un modello di business diverso che rende parzialmente a pagamento i social media.
L’impatto delle piattaforme social sulla società
Le piattaforme social come Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn sono diventate parte integrante della vita quotidiana di ognuno di noi.
Oltre a consentire alle persone di rimanere in contatto con amici e familiari, i social media hanno permesso alle aziende di raggiungere un pubblico più vasto e di migliorare la loro presenza online.
Tuttavia, negli ultimi anni, i social media sono stati oggetto di critiche per il loro impatto sulla società.
I temi sono la disinformazione, le fake news, il cyberbullismo e la dipendenza da social media, solo per citare alcuni degli effetti negativi.
Il successo dei social è nella chimica
La dopamina è un neurotrasmettitore, ed è fortemente coinvolto nell’utilizzo dei social media, per la sua capacità di generare sensazioni di piacere e gratificazione,
Quando gli utenti ricevono un like o una reaction su un post sui social media, si genera una sensazione di piacere momentaneo così intensa che gli utenti sono spinti a cercare ancora più interazioni sui social media, pubblicando sempre più foto, post e commenti.
Questa spirale di gratificazione costante può portare ad una dipendenza dai social media, con conseguenze negative sulla salute mentale e fisica degli utenti. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che l’utilizzo eccessivo dei social media può causare ansia, depressione, isolamento sociale e dipendenza.
Inoltre, l’effetto della dopamina ha influenzato negativamente il comportamento sociale degli utenti, che, spinti dalla ricerca costante di gratificazione, sono diventati meno attenti alle relazioni reali e alla comunicazione vis a vis, portando ad una perdita di empatia e di connessione con gli altri.
Il modello di business tradizionale
Il modello di business tradizionale dei social media si basa sulla pubblicità. Le aziende utilizzano le piattaforme dei social media per pubblicizzare i loro prodotti e servizi, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più vasto e al tempo stesso profilato.
Questo approccio permette alle aziende di raggiungere facilmente i propri target di riferimento creando campagne pubblicitarie altamente mirate, in grado di aumentare il numero di clienti potenziali.
Le piattaforme dei social media sono altamente competitive e spesso sature di annunci pubblicitari, rendendo difficile distinguersi dalla massa.
Gli utenti sono sempre più esigenti e cercano contenuti di alta qualità, cercando ogni metodo per bypassare la pubblicità, il che significa che le aziende devono investire maggiori risorse economiche nella produzione di contenuti creativi e coinvolgenti per attirare l’attenzione del pubblico.
Il nuovo modello di business a pagamento
Negli ultimi anni, il modello di business dei social media sta subendo importanti cambiamenti, con l’introduzione di nuovi modelli basati sull’abbonamento o sulla certificazione dei profili social.
L’abbonamento ai social media è diventato una realtà grazie all’avvento di piattaforme come Patreon e OnlyFans. Questi siti consentono ai creatori di contenuti di guadagnare denaro dai loro fan, offrendo loro contenuti esclusivi e accesso a servizi premium in cambio di un abbonamento mensile.
Dopo Twitter che ha introdotto Twitter Blue cioè la possibilità di ottenere la spunta blu a pagamento, Snapchat e Telegram il gruppo Meta di Mark Zuckerberg apre agli account ad abbonamento.
Il passaggio da un modello gratuito basato sulla pubblicità e sulla profilazione degli utenti ad un nuovo modello di business basato sui servizi e sulle sottoscrizioni rappresenta un cambiamento significativo nel mondo dei social media.
Tuttavia, è importante considerare le possibili criticità di questo nuovo modello e cercare di bilanciare l’accesso ai servizi premium con la necessità di garantire l’equità economica per tutti gli utenti delle piattaforme social
Cosa significa questo cambiamento per le aziende?
I social media rappresentano una miniera di informazioni per le aziende, grazie alla grande quantità di dati che gli utenti rilasciano e condividono sulle piattaforme attraverso le loro digital footprint.
Questi dati, se gestiti in modo professionale e conforme al GDPR, possono essere utilizzati per profilare gli utenti e comprendere le loro abitudini e preferenze.
Le informazioni sono fondamentali per le aziende, che le utilizzano per analisi di mercato e per effettuare marketing mirato: gli annunci pubblicitari “personalizzati” sono sempre più diffusi e sono creati utilizzando le informazioni raccolte sulle digital footprint degli utenti.
Con i social media che diventano a pagamento, le aziende dovranno rivedere le proprie strategie di marketing, dovranno investire maggiormente nella produzione di contenuti creativi, coinvolgenti e di maggiore qualità per attirare l’attenzione del pubblico.
In conclusione, il nuovo modello di business basato sull’abbonamento e sulla certificazione dei profili è una risposta dei grandi player al progressivo aumento del numero di utenti che ha avuto come contro altare una preoccupante riduzione dei ricavi.
Il nuovo modello offre nuove opportunità a tutti: ai creatori di contenuti, agli utenti, alle aziende che investono in pubblicità, rappresenta una nuova frontiera e deve essere implementato in modo trasparente per garantire sia il successo a lungo termine delle piattaforme di social media che l’equità economica per tutti gli utenti.
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Foto di Karsten Winegeart su Unsplash