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Il selfie: da Narciso ai Social Media

Tempo lettura stimato: 3 min

Il selfie, un’autoritratto scattato con un dispositivo elettronico, solitamente uno smartphone, è uno dei fenomeni culturali più emblematici del nostro tempo. Il fenomeno del selfie ha conquistato il mondo in maniera inaspettata, trasformandosi da una semplice moda a un segno distintivo dell’era digitale. Ma da dove proviene questa tendenza?

Analizziamo le origini e il suo sviluppo fino ai giorni nostri.

Le origini dell’autoritratto

Sebbene il termine “selfie” sia una creazione relativamente recente, l’idea di catturare la propria immagine risale a tempi antichi. L’autoritratto, sotto forma di dipinti e sculture, è esistito per millenni. Artisti come Leonardo da Vinci, Rembrandt e Vincent van Gogh hanno realizzato famosi autoritratti.

Nel 1433, Jan Van Eyck ha creato quello che molti considerano il primo autoritratto su tavola, “Ritratto di un uomo con un turbante rosso“. Questo atto di immortalare la propria immagine divenne sempre più popolare durante il Rinascimento, quando gli specchi migliorarono in qualità.

Quindi, sebbene la tecnologia sia cambiata, il desiderio dell’uomo di rappresentarsi non è nuovo.

L’avvento della fotografia

Con l’introduzione della fotografia nel XIX secolo, l’autoritratto ha preso una nuova direzione. Robert Cornelius, un pioniere americano della fotografia, è accreditato per aver scattato uno dei primi selfie della storia nel 1839. Usando una camera oscura e un lungo tempo di esposizione, Cornelius riuscì a catturare una nitida immagine di sé stesso.

Con l’introduzione della Kodak Brownie nel 1900, la fotografia divenne accessibile al grande pubblico. Questa fotocamera ha reso facile per chiunque scattare fotografie, incluse quelle di se stessi, dando inizio all’era della fotografia amatoriale.

Nel 1914, Anastasia Nikolaevna ha scattato forse il primo famoso selfie allo specchio, dimostrando come la combinazione di specchi e fotocamere potesse essere utilizzata per autoritratti. Ma è stata l’era digitale, con l’avvento delle fotocamere frontali sui telefoni cellulari, a spianare la strada alla popolarità dei selfie come li conosciamo oggi.
Nel 1966 dall’astronauta americano Buzz Aldrin, riceviamo il primo selfie spaziale. Scattata durante la missione spaziale Gemini 12, questa immagine ha letteralmente portato il selfie a nuove altezze.

L’era delle fotocamere digitali e dei cellulari

L’evoluzione della tecnologia fotografica ha reso sempre più facile per le persone scattare foto. L’arrivo delle fotocamere digitali negli anni ’90 e l’introduzione dei telefoni cellulari con fotocamera all’inizio del XXI secolo hanno radicalmente cambiato il nostro rapporto con la fotografia. Oggi, scattare un selfie è un gesto rapido e istantaneo utilizzando le fotocamere frontali degli smartphone.

Il termine “selfie”

Il termine “selfie” è nato in Australia nel 2002 quando un giovane ha postato una foto di sé su un forum online dopo una festa, usando la parola per descrivere l’immagine. Il termine ha iniziato a diffondersi rapidamente in tutto il mondo, specialmente con l’avvento dei social media come Instagram, che lo hanno reso una forma d’arte popolare e una modalità di comunicazione. Nel 2013 il termine “selfie” è stata scelto come “Parola dell’anno” dall’Oxford Dictionary.

L’impact dei social media

Con piattaforme social come Instagram, Snapchat e TikTok, il selfie ha guadagnato una popolarità senza precedenti. Oltre alla mera rappresentazione di sé, è diventato un mezzo per esprimere identità, moda, politica e altro ancora. Con la continua evoluzione della tecnologia e del software attraverso filtri, scattare il selfie “perfetto” è diventata un’arte in sé.

Il selfie nell’era moderna

Oggi, il selfie non è solo una rappresentazione visiva di sé, ma anche uno strumento di marketing, branding personale e attivismo. Molte celebrità e influencer utilizzano il selfie come mezzo per connettersi con i fan, promuovere prodotti o sensibilizzare su questioni globali.

La storia del selfie è una testimonianza dell’evoluzione della tecnologia e della cultura umana. Da antichi autoritratti a dipinti, da fotografie in bianco e nero a immagini a colori brillanti condivise istantaneamente con il mondo, il selfie racconta una storia di espressione personale e connessione globale.

Da quando Narciso si è innamorato del suo riflesso nell’acqua, l’uomo è stato affascinato dalla propria immagine. Il selfie, in tutte le sue forme, è la moderna incarnazione di questo antico desiderio.

Dalla storia dell’autoritratto fotografico, possiamo comprendere meglio la natura umana e il modo in cui la tecnologia influisce sulla nostra percezione di noi stessi e sul nostro posto nel mondo.

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