
“L’ho letto su Facebook!!11!”
Quante volte vi sarà capitato di sentire questa frase?
Purtroppo buona parte delle notizie che vengono condivise dagli utenti su questo Social Network sono bufale che si diffondono senza freno.
Bufale che nascono su siti dove vengono pubblicate cercando di attirare visualizzazioni di pagine per guadagnare dalle impressions e dai click dei banner presenti.
E quale modo migliore se non pubblicare notizie che facciano leva sulle speranze, sull’avversione o sulla curiosità della gente?
Ed ecco quindi il fiorire di notizie false, dalle più innocue (come un redivivo Robin Williams che ha finto la propria morte e vive alle Hawaii, sull’apertura di negozi per nudisti o su kebab contenenti carne di topo, cane e gatto…) fino ad arrivare a notizie che fanno leva sull’odio razziale (immigrati accolti in Italia che rifiutano cibo che finisce cestinato, casi di Ebola riscontrati negli sbarchi di immigrati etc.). Addirittura su scoperte di rimedi miracolosi come limone e bicarbonato che possono sostituire la chemioterapia nei malati oncologici, additandola come inutile e dannosa, con un reale rischio per la salute di malati che potrebbero crederci.
Ma questi sono solo alcuni (pochi) esempi.
Perché il problema è che la gente prende queste cose per vere anche se provenienti da siti discutibili o nei quali guardando bene è presente una scritta che avverte che le news riportate “possono essere inventate” (in un tentativo di salvaguardarsi da eventuali problemi o denunce).
Basta poco per capire se una notizia che avete appena letto è vera o è una bufala, se volete controllare prima di condividere una notizia che potrebbe essere falsa digitate su Google il titolo della news seguita dalla parola “Bufala” e verificate i risultati. Sono infatti molti i siti e comunità che si stanno battendo per la segnalazione di queste bufale in modo da evitare la diffusione di queste vere e proprie truffe tra gli utenti meno attenti.
Tra questi segnaliamo le pagine Facebook di:
Bufale un tanto al chilo (https://www.facebook.com/BufaleUnTantoAlChilo?fref=ts)
Bufale su FB (https://www.facebook.com/bufalaweb?fref=nf)

Una carrellata di bufale “popolari”
In questo post del blog di Maurizio Perrone invece è presente un’articolata spiegazione sul meccanismo della diffusione delle bufale e sulle reali motivazioni (per lo più economiche e politiche) che stanno dietro a chi pubblica queste fandonie, oltre ad un elenco abbastanza esauriente dei siti “da evitare” in quanto diffusori di Bufale sul Web.