
Quali sono le strategie più comuni per la segmentazione della mailing list?
La segmentazione della mailing list è un passo cruciale per chi desidera potenziare l’efficacia dell’email marketing. Consente di inviare messaggi rilevanti e personalizzati ai diversi segmenti del proprio pubblico.
Le strategie più comuni includono:
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- Dati demografici: Una forma basilare di segmentazione che divide gli iscritti in base a fattori come età, genere, formazione e reddito.
- Posizione geografica: Adattare per campagne mirate regionalmente o per eventi locali.
- Comportamento d’acquisto: nel caso di ecommerce si suddivide la lista in base agli acquisti passati, alla frequenza d’acquisto e ad altri modelli di spesa.
- Interazioni con email precedenti: segmentazione basata sulle interazioni passate, come l’apertura di email o il clic su un link.
- Funnel di vendita: la segmentazione varia in base a dove si trova l’utente nel processo di vendita (funnel).
- Interessi e preferenze: se sono stati condotti sondaggi e raccolto dati dettagliati durante l’iscrizione, si può segmentare la lista in base agli interessi o alle preferenze.
- Frequenza di acquisto: segmentazione basata su come e quando l’utente effettua acquisti sul sito web
- Tipo di abbonamento: la suddivisione varia in base al tipo di contenuto a cui il target si è iscritto.
- Tipo di cliente: si tratta di una divisione in base alla natura del cliente, come consumatore oppure B2B, e per mercato di appartenenza
- Livello di impegno: segmentazione basata sull’attività online dell’utente.
- Data di iscrizione: si differenziano i nuovi iscritti per data di iscrizione.
- Feedback del cliente: la segmentazione è basata su recensioni, valutazioni o risposte ai sondaggi.
- Tipo di dispositivo: la suddivisione avviene in base al dispositivo utilizzato per visualizzare le email.
La corretta implementazione della segmentazione può portare a notevoli miglioramenti nei tassi di apertura, clic e conversione delle email.